Poco sopra l’antica città romana di Veleia, dove il bosco montano diventa sempre più fitto all’approssimarsi del crinale, due massi raccontano un’antica credenza…

L’antichissima città sarebbe scomparsa per opera del diavolo che, adirato, scatenò una terribile frana per seppellirla con tutti i suoi abitanti.

Poco importa se i cittadini di Veleia l’avevano adorato per secoli. Ora si erano convertiti alla nuova religione cristiana e , pertanto, dovevano essere puniti. Il diavolo battè così forte i suoi piedi che, oltre a produrre la frana, egli stesso divenne vittima della sua furia finendo travolto dal suo stesso cataclisma.

I segni della sua caduta sarebbero quelli che ad oggi si possono osservare sulla superficie di un’enorme macigno collocato presso un passaggio montano.

Cliccando Qui potete scaricare il pdf della mia ricerca condotta per studiare questa pietra, cui se ne affianca un’altra, che ha offerto numerosi spunti.

Sono emersi infatti numerosi ed inattesi dati storici, tra cui una preziosa mappa dimostrante come circa duecento anni fa la stessa venne utilizzata come grande pietra di confine…