S. Cristina è una chiesa che nasconde un ricchissimo interno di decori seicenteschi. Costruita in uno degli angoli più remoti della città, nelle immediate vicinanze di quelle che un tempo furono le mura urbiche romane, la sua mole laterizia risulta incompleta e alterna fasce di mattoni utilizzati come cerniere per futuri innesti di elementi decorativi a laterizi ben sagomati incornicianti parecchie epigrafi. L’esterno non lascia quindi presagire l’abbondanza di decoro che si cela al suo interno, che è invece uno scenografico esempio di gusto barocco. Osservando gli affreschi delle navate abbiamo la sensazione che la nostra fantasia venga rapita da una moltitudine di forme, immagini e colori; un espediente visivo per catturare l’attenzione dello spettatore con il fantastico e l’illusione degli spazi.
I decori parietali, ma anche i paliotti in scagliola e i quadri delle cappelle, concorrono a valorizzare la fede cristiana attraverso la contemplazione del bello, concretizzando le aspirazioni di una nuova opera evangelizzatrice che venne promossa anche dal santo Gaetano da Thiene, così tanto rappresentato negli affreschi della chiesa. Gaetano fu il fondatore dell’ordine dei Teatini, che in Parma avevano proprio in S. Cristina la loro sede. Egli non soggiornerà in particolar modo in questa città, ma la sua grande opera caritatevole verso i poveri e gli ammalati lascerà un segno tangibile in tutta Italia. Il santo della Provvidenza, così come verrà chiamato, a Napoli lascerà ad esempio un segno così forte che il suo nome è tutt’ora elencabile tra i più diffusi del mezzogiorno.
Gli affreschi di S. Cristina sono stati realizzati proprio da un teatino, Filippo Galletti, che in un angolo della chiesa ha voluto ritrarre sé stesso nell’atto di vestire il saio avviandosi con il suo messale a celebrar messa. Anche l’autore dei tanti paliotti ha voluto lasciare testimonianza del proprio operato, firmandosi in uno di questi per ricordare ai posteri il suo impegno profuso per rendere gloria al cielo attraverso la bellezza e l’ingegno delle proprie capacità artigianali, all’interno di uno dei templi seicenteschi più belli della nostra città. In chiesa molti cittadini si riunivano in una compagnia per pregare nella cappella dedicata a Gaetano, che ancora conserva una preziosa tela che lo ritrae. S. Cristina è un edificio costruito per stupire e per innalzare attraverso l’arte e la meraviglia l’anima umana al cielo, per poi infondere nel cuore degli uomini la gioia del dono, così come testimoniato dalla stessa vita del santo Teatino.