Fondata dai romani ma anche popolosa città medievale, è solo a partire dal XVI secolo che Parma divenne capitale di un piccolo, ma ambito e strategico ducato. Sebbene i resti della Parma romana siano per lo più frammentari, è ancor oggi possibile osservare in scantinati, sottopassi e sotterranei resti di torri, mosaici e le suggestive arcate dell’antico ponte che scavalcava il letto dell’antico torrente Parma, in origine poco discosto dall’attuale. Snodo di passaggio in un territorio caratterizzato dalla “Via Francigena”, importante arteria medievale di commerci e pellegrinaggi, il cuore della città antica vanta una delle più belle e raccolte piazze medievali del nord Italia.

Il duomo, con il vescovado e il battistero crea una sorta di “cittadella sacra”, vanto dell’arte romanica e del prestigio della Parma medievale, ma mostra anche caratteri segreti e nascosti, come la leggendaria “pedata” del diavolo, enigmatici graffiti o la misura ufficiale della pertica di Parma. Alle spalle della cattedrale, l’abbazia di S. Giovanni è uno scrigno d’arte rinascimentale. Come l’interno del duomo, anche questa chiesa ha tutte le pareti e le cappelle caratterizzate da meravigliosi affreschi, parte dei quali realizzati dai grandi artisti conosciuti con il soprannome di Correggio e Parmigianino. I Benedettini, ancora presenti nel complesso, hanno da sempre considerato l’arte come una sorta di preghiera, tesa alla contemplazione del bello attraverso l’ingegno dell’uomo. Una magnifica biblioteca affrescata, caratterizzata da rare e preziosissime opere librarie apre le sue porte al turista più curioso.

Se Piazza Duomo è la città dello Spirito, Piazza Garibaldi è il cuore politico di una città da secoli orgogliosa della propria indipendenza. Incuneata tra antichi e coloratissimi borghi caratterizzati da negozi e botteghe di gastronomia tipica, l’ampio spazio rettangolare pare possa corrispondere grossomodo all’antico foro del municipio romano. Via Repubblica e le adiacenti via Cavour e Via Farini, ricalcherebbero inoltre i tracciati del Decumano e del Cardo romano.

Gli eterogenei palazzi e monumenti che caratterizzano la piazza ricordano il passato di libero comune, il governo ducale ma, in certi casi, anche antichi disastri…

Il palazzo del Governatore mostra in facciata una bella meridiana e in un angolo la misura di riferimento del “mattone di Parma”, valido riferimento per i fornaciai. La grande chiesa della Steccata ricorda nel suo nome le origini ma è anche uno il più importante santuario urbano, di schietto impianto rinascimentale, al cui interno è tutt’ora venerata una sacra immagine della Madonna. Utilizzato da Maria Luigia quale “Pantheon” dei duchi di Parma, proprio a pochi passi dal suo amato teatro ducale oggi conosciuto come “Teatro Regio”, il santuario della Madonna della Steccata conserva le spoglie dell’uomo forse più amato dalla duchessa: il conte Adam Albert Von Neipperg.

Il gigantesco Palazzo della Pilotta è oggi un contenitore di musei, quasi una città nella città, che si trova a poca distanza dal Parco Ducale, uno dei parchi urbani più antichi e amati dai parmigiani. Il maestoso Palazzo Ducale del Giardino si erge in uno degli di questo parco, concepito quasi come un grande teatro all’aperto. E’ però proprio all’interno della Pilotta che il mondo dello spettacolo ha lasciato un vero e proprio “tempio”. Il Teatro Farnese è infatti un piccolo gioiello interamente costruito in legno che lungo la sua storia travagliata è stato utilizzato per pochissime volte, ma per spettacoli grandiosi.

La Galleria Nazionale e il Museo Archeologico sono due tra le più importanti istituzioni museali dell’Emilia, che meritano una visita anche solo per scoprire alcuni dei loro gioielli più conosciuti, come la “schiava turca” del Parmigianino o il ciclo statuario riscoperto a Veleia, piccola città romana d’Appennino un tempo conosciuta come la “piccola Pompei” dei duchi di Parma.

Sebbene Parma possa vantare altri numerosissimi monumenti e luoghi d’arte, è bello potersi perdere anche solo per una mezz’ora tra i vicoli della città storica, che nei bordi meno frequentati del centro mostrano ancora i caratteri salienti di antiche e variopinte casette di origine medievale.


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